< Pagina:Le avventure di Pinocchio.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.

― 102 ―

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Le avventure di Pinocchio.djvu{{padleft:106|3|0]]bone, che mi dissero: ― Metti fuori i quattrini; ― e io dissi: ― non ce n’ho; ― perchè le monete d’oro me l’ero nascoste in bocca, e uno degli assassini si provò a mettermi le mani in bocca, e io con un morso gli staccai la mano e poi la sputai, ma invece di una mano sputai uno zampetto di gatto. E gli assassini a corrermi dietro, e io corri che ti corri, finchè mi raggiunsero, e mi legarono per il collo a un albero di questo bosco col dire: ― Domani torneremo qui, e allora sarai morto e colla bocca aperta, e così ti porteremo via le monete d’oro che hai nascoste sotto la lingua. ―

― E ora le quattro monete dove le hai messe? ― gli domandò la Fata.

― Le ho perdute! ― rispose Pinocchio; ma disse una bugia, perchè invece le aveva in tasca.

Appena detta la bugia il suo naso, che era già lungo, gli crebbe subito due dita di più.

― E dove le hai perdute?

― Nel bosco qui vicino. ―

A questa seconda bugia, il naso seguitò a crescere.

― Se le hai perdute nel bosco vicino ― disse la Fata ― le cercheremo e le ritroveremo: perchè tutto quello che si perde nel vicino bosco, si ritrova sempre.

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.