Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
― 158 ― |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Le avventure di Pinocchio.djvu{{padleft:162|3|0]]― È un segreto.
— Insegnatemelo: vorrei crescere un poco anch’io. Non lo vedete? Son sempre rimasto alto come un soldo di cacio.
— Ma tu non puoi crescere — replicò la Fata.
— Perchè?
— Perchè i burattini non crescono mai. Nascono burattini, vivono burattini e muoiono burattini.
— Oh! sono stufo di far sempre il burattino! — gridò Pinocchio, dandosi uno scappellotto. — Sarebbe ora che diventassi anch’io un uomo…
— E lo diventerai, se saprai meritartelo…
— Davvero? E che posso fare per meritarmelo?
— Una cosa facilissima: avvezzarti a essere un ragazzino perbene.
— O che forse non lo sono?
— Tutt’altro! I ragazzi perbene sono ubbidienti, e tu invece…
— E io non ubbidisco mai.
— I ragazzi perbene prendono amore allo studio e al lavoro, e tu…
— E io, invece, faccio il bighellone e il vagabondo tutto l’anno.
— I ragazzi perbene dicono sempre la verità…