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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Le avventure di Pinocchio.djvu{{padleft:170|3|0]]― Non c’è pericolo! — rispondeva il burattino, facendo una spallucciata, e toccandosi coll’indice in mezzo alla fronte, come per dire: «C’è tanto giudizio qui dentro!»

Ora avvenne che un bel giorno, mentre camminava verso la scuola, incontrò un branco dei soliti compagni, che andandogli incontro, gli dissero:

— Sai la gran notizia?

— No.

— Qui nel mare vicino è arrivato un Pesce-cane grosso come una montagna.

— Davvero?… Che sia quel medesimo Pesce-cane di quando affogò il mio povero babbo?

— Noi andiamo alla spiaggia per vederlo. Vuoi venire anche tu?

— Io, no: voglio andare a scuola.

— Che t’importa della scuola? Alla scuola ci anderemo domani. Con una lezione di più o con una di meno, si rimane sempre gli stessi somari.

— E il maestro che dirà?

— Il maestro si lascia dire. È pagato apposta per brontolare tutti i giorni.

— E la mia mamma?

— Le mamme non sanno mai nulla, — risposero quei malanni.

— Sapete che cosa farò? — disse Pinocchio. —

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