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carretto e che portano i cavoli e l’insalata al mercato.

— Oh! povero me! povero me! — gridò Pinocchio pigliandosi con le mani tutt’e due gli orec-

― È la febbre del somaro.

chi, e tirandoli e strappandoli rabbiosamente, come se fossero gli orecchi di un altro.

— Caro mio, — replicò la Marmottina per consolarlo — che cosa ci vuoi tu fare? Oramai è destino, oramai è scritto nei decreti della sapienza, che tutti quei ragazzi svogliati che, pigliando a noia i libri, le scuole e i maestri, passano le loro giornate in balocchi, in giuochi e in divertimenti,

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