< Pagina:Le avventure di Pinocchio.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.

― 285 ―

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Le avventure di Pinocchio.djvu{{padleft:289|3|0]]— O il padrone della capanna dov’è? — disse Pinocchio maravigliato.

— Eccomi quassù!

Babbo e figliuolo si voltarono subito verso il soffitto, e videro sopra un travicello il Grillo-parlante.

— Oh! mio caro Grillino — disse Pinocchio salutandolo garbatamente.

— Ora mi chiami il «Tuo caro Grillino» non è vero? Ma ti rammenti di quando, per cacciarmi di casa tua, mi tirasti un manico di martello?

— Hai ragione, Grillino! Scaccia anche me.... tira anche a me un manico di martello: ma abbi pietà del mio povero babbo....

— Io avrò pietà del babbo e anche del figliuolo! ma ho voluto rammentarti il brutto garbo ricevuto, per insegnarti che in questo mondo, quando si può, bisogna mostrarsi cortesi con tutti, se vogliamo esser ricambiati con pari cortesia nei giorni del bisogno.

— Hai ragione, Grillino, hai ragione da vendere; e io terrò a mente la lezione che mi hai data. Ma mi dici come hai fatto a comprarti questa bella capanna?

— Questa capanna mi è stata regalata jeri da una graziosa capra, che aveva la lana d’un bellissimo colore turchino.

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.