Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Le avventure di Pinocchio.djvu{{padleft:82|3|0]]
XIV.
Pinocchio, per non aver dato retta ai buoni consigli
del Grillo-parlante, s’imbatte negli assassini.
— Davvero.... — disse fra sè il burattino rimettendosi in viaggio — come siamo disgraziati noialtri poveri ragazzi! Tutti ci sgridano, tutti ci ammoniscono, tutti ci dànno consigli. A lasciarli dire, tutti si metterebbero in capo di essere i nostri babbi e i nostri maestri; tutti; anche i Grilli-parlanti. Ecco qui: perchè io non ho voluto dar retta a quell’uggioso di Grillo, chi lo sa quante disgrazie, secondo lui, mi dovrebbero accadere! Dovrei incontrare anche gli assassini! Meno male che agli assassini io non ci credo, nè ci ho creduto mai. Per me gli assassini sono stati inventati apposta dai babbi, per far paura ai ragazzi che vogliono andare fuori la notte. E poi, se anche li trovassi qui sulla strada, mi darebbero forse soggezione? Neanche per sogno, anderei loro sul viso, gridando: «Signori assassini, che