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346 | giornale dell'ingegnere |
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Le Ferrovie per l’interno della città!
Memoria dell’ing. Giuseppe Bruschetti
Nella circostanza poi della prima introduzione ed attivazione seguita verso l’anno 1830 dei velociferi in posta stagecoaches) all’uso inglese sopra le strade ordinarie da Milano ad Arona per Sesto-Calende, da Arona a Torino per Biella, e da Torino a Rivoli in continuazione e coincidenza alle corse dei battelli a vapore naviganti sulle acque del Lago Maggiore, ed in occasione specialmente di una visita fatta in mia compagnia alle contrade o vie interne, piazze e mercati di Milano fra il 1830 ed il 1840 dal benemerito fu sig. marchese D. Michele Benso di Cavour, più del secondo Congresso scientifico italiano avvenuto a Torino nel settembre del detto 1840, non si è trascurato per parte dello scrivente di proporre e suggerire prima d’ora, di concerto col sullodato fu sig. marchese Cavour, all’inclito Municipio della città di Torino, l’applicazione e l’uso del medesimo suaccennato sistema milanese delle rotaie di pietra nei selciati di questa città.
Similmente essendo io stato nel 1850 assunto, col permesso della mia Superiorità militare come Capitano del Genio, a formar parte in Alessandria di una Commissione tecnica incaricata della redazione del progetto generale di massima per la divisata riforma e ricostruzione dal selciato della stessa città d’Alessandria, mi sono fatto un pregio di sostenervi in unione agli altri membri della stessa Commissione, gli onorevoli miei colleghi ingegneri Pera e Casalini, davanti a quell’inclito Municipio e Consiglio comunale, la decisa utilità e convenienza di adottarvi il sistema milanese suddetto del selciato a guide di pietra, che