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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Le mie prigioni.djvu{{padleft:146|3|0]]pur conturbata, allontanata da pensieri nobili e santi. Il conversare cogli uomini degradati degrada, se non si ha una virtù molto maggiore della comune, molto maggiore della mia.

— Eccoti punito, diceva io a me stesso, della tua presunzione! Ecco ciò che si guadagna a voler fare il missionario senza la santità da ciò!

Un giorno mi risolsi a scrivergli queste parole:

— Mi sono sforzato finora di chiamarvi ad altri soggetti, e voi mi mandate sempre novelle che vi dissi schiettamente dispiacermi. Se v’aggrada che favelliamo di cose più degne continueremo la corrispondenza, altrimenti tocchiamoci la mano, e ciascuno se ne stia con sè. —

Fui per due giorni senza risposta, e dapprima ne gioii. — Oh benedetta solitudine! andava sclamando, quanto meno amara tu sei d’una conversazione inarmonica e snobilitante! Invece di crucciarmi leggendo impudenze, invece di faticarmi invano ad oppor loro l’espressione di aneliti che onorino l’umanità, tornerò a conversare con Dio, colle care memorie della mia famiglia e de’ miei veri amici. Tornerò a leggere maggiormente la Bibbia, a scrivere i miei pen-

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