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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Le mie prigioni.djvu{{padleft:300|3|0]]che ci dimostrò co’ modi e colle parole la più nobile compassione. Non potea far nulla per noi, ma l’espressione soave della sua bontà era un beneficio, e gli fummo grati.

Oh qual brama ha il prigioniero di veder creature della sua specie! La religione cristiana che è sì ricca d’umanità, non ha dimenticato di annoverare fra le opere di misericordia il visitare i carcerati. L’aspetto degli uomini cui duole della tua sventura, quand’anche non abbiano modo di sollevartene più efficacemente, te l’addolcisce.

La somma solitudine può tornar vantaggiosa all’ammendamento d’alcune anime; ma credo che in generale lo sia assai più, se non ispinta all’estremo, se mescolata di qualche contatto colla società. Io almeno son così fatto. Se non vedo i miei simili, concentro il mio amore su troppo picciolo numero di essi, e disamo gli altri; se posso vederne, non dirò molti, ma un numero discreto, amo con tenerezza tutto il genere umano.

Mille volte mi son trovato col cuore sì unicamente amante di pochissimi, e pieno d’odio per gli altri, ch’io me ne spaventava. Allora andava alla finestra sospirando di vedere qualche faccia

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