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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Le mie prigioni.djvu{{padleft:53|3|0]]— No.
— D’omicidio?
— No.
— Di carboneria?
— Appunto.
— E che sono questi carbonari?
— Li conosco così poco che non saprei dirvelo. —
Un secondino c’interruppe con gran collera, e dopo d’aver colmato d’improperii i miei vicini, si volse a me colla gravità, non d’uno sbirro, ma d’un maestro, e disse: — Vergogna, signore! degnarsi di conversare con ogni sorta di gente! Sa ella che costoro son ladri? —
Arrossii, e poi arrossii d’aver arrossito, e mi parve, che il degnarsi di conversare con ogni specie d’infelici sia piuttosto bontà che colpa.
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