< Pagina:Le poesie Antonio Fogazzaro.djvu
Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta.

A COLORO CHE MI AMANO.

Ne l’ora in che si affaccian caute ed escono
Da i nascondigli de la casa l’ombre
E s’incontran, si mescon circonfuse
Ai morenti chiaror de le finestre,
Ne la dimora solitaria un vecchio,
Pascendo sè de le tristezze sue,
Pensa gli anni lontani, l’imminente
Ultima sera e, sospirati invano
I dì che più non tornano, sospira
Invano i dì che non vedrà, sospira
Una parte di sè gittar vivente
Ne l’avvenir, almeno un disïoso
Guardo che si lontani e parli ancora
Quando l’occhio sia chiuso, una infocata
Stilla di pianto almen che ancor non resti,
Che ancor non geli. Va pensando i cori
In che più fida ed ogni più diletta
Cosa cui giunger la memoria sua:
Capelli sacri di chi amò e scomparve
Ne la morte, gioielli, antiche tele,

    Fogazzaro Le Poesie 1

    [[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Le poesie Antonio Fogazzaro.djvu{{padleft:3|3|0]]

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.