< Pagina:Le rime di Lorenzo Stecchetti.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.
498 adjecta.

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Le rime di Lorenzo Stecchetti.djvu{{padleft:530|3|0]]

NEL CINQVANTESIMO QVARTO ANNIVERSARIO

DELLA MIA VENVTA AL MONDO

QVESTI DVE SONETTI

A ME STESSO

BENE AVGVRANDO

OFFRO

I.

  In alto, in alto, de le bianche stelle
per la divina e scintillante via,
sopra i venti, le nubi e le procelle,
4in alto, in alto ascendi, anima mia.

  Gitta il carico reo d’ossa e di pelle,
vesta di tradimento e di bugìa,
poichè col latte de le sue mammelle
8te la incorrotta Verità nudrìa.

  E sali e sali nell’azzurro immenso
dove il sol non ha più forza e governo,
11dove nulla è finito e nulla è denso;

  e nel salir del tramite superno,
l’immortale vedrai, negato al senso,
14splendor della Giustizia e il Vero eterno.





    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.