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ORA TRISTE

Quando tra la sottil nebbia serale
  vo con la folla anch’io
ed i monelli vendono il giornale
  4urlando il nome mio,

mi sento dir vicino a voce bassa:
  « — Guarda: Stecchetti è quello! — »
ed un occhio mi scruta e mi trapassa,
  8freddo come un coltello.

Anch’io mi volgo allora e leggo aperto
  nel cor di chi mi guarda;
indovino il pensier chiuso e coperto
  12dalla faccia bugiarda.

E di dentro il dolor piange, ma fuori
  sorridon gli occhi asciutti;
sanguina una ferita in tutti i cuori
  16ma la nascondon tutti.

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