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III.
ALPINI
Quando l’ora verrà, l’ora che deve
esser l’estrema che vedrete al mondo,
voi cercherete invan col moribondo
4occhio l’alpe natia, bianca di neve
e indarno de’ ghiacciai la brezza lieve
ricercherete nell’ansar profondo....
Oh, quanto lungi al labbro sitibondo
8saran le fonti ove il camoscio beve!
Ahimè, madri dolenti e fidanzate
dolenti, dite voi se questo è il santo
11il giocondo avvenir che sognavate?
Vanno all’inutil sacrificio e intanto
noi veneriam le vanità sfacciate
14cui piacque il sangue loro e il vostro pianto!
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