< Pagina:Le rime di Lorenzo Stecchetti.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
postvma. | 31 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Le rime di Lorenzo Stecchetti.djvu{{padleft:63|3|0]]
XIII.
I Soulary.
Quando nacque Gesù dal sen fecondo
Della vergine ebrea, l’orrida vesta
Scosse l’inverno e rinverdì giocondo
E Betlemme adorò di Dio la gesta.
Sorse un inno d’amor dal ciel profondo,
Iddio s’unì degli uomini alla festa;
Osanna, ognun gridò, redento è il mondo!
Ma l’asino ed il bue scosser la testa.
L’asino disse: o spalle mie, saprete
A suon di verghe se redente siete
Quando a Gerusalemme il condurrete!
Ed il bue: le mie costole sapranno
Un giorno a Cana se redente l’hanno
Quando in bistecche me le mangeranno!
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.