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XXII.

  Ci siamo amati in faccia al sol raggiante
Nel giugno azzurro tra le spiche bionde:
Quelle quercie laggiù steser le fronde
Sopra le audacie tue, gentil baccante.

  Le parole più dolci e le più sante
Ce le dicemmo tutte, e le gioconde
Arti di voluttà ch’altri nasconde
Noi le mostrammo tutte al dì fiammante.

  Ma l’autunno tornò, ma in lungo stuolo
Tornano i corvi, ed alle selve usate,
Dove salimmo insiem, ritorno solo:

  Ma dal vento d’ottobre assiderate
Cadon le foglie delle quercie al suolo....
Ahi, l’amor tuo durò quanto l’estate!

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