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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Leonardo prosatore.djvu{{padleft:203|3|0]] quale tenga la man, che dentro a sè riceva il gomito, del quale la sua mano vada a sostenere il mento barbuto d’alcuno chinato vecchio.
Appunti per il Cenacolo.
Uno che beveva lascia la zaina nel suo sito, e volge la testa inverso il proponitore.
Un altro tesse le dita delle sue mani insieme, e con rigide ciglia si volta al compagnie; l’altro, colle mani aperte, mostra le palme di quelle, e alza la spalla inverso li orecchi e fa la bocca della maraviglia.
Un altro parla nell’orecchio all’altro, e quello che l’ascolta si torce inverso lui, e gli porge li orecchi, tenendo un coltello nell’una mano e nell’altra il pane mezzo diviso da tal coltello. L’altro, nel voltarsi, tenendo un coltello in mano, versa con tal mano una zaina sopra della tavola.
L’altro posa le mani sopra della tavola e guarda, l’altro soffia nel boccone, l’altro si china per vedere il proponitore, e fassi ombra colla mano alli occhi, l’altro si tira indirieto a quel che si china, e vede il proponitore infra ’l muro e ’l chinato.
Modo di figurare una battaglia.
Farai in prima il fumo dell’artiglieria, mischiato in fra l’aria, insieme con la polvere, mossa dal movimento de’ cavagli e de’ combattitori. La quale