< Pagina:Leonardo prosatore.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.
328

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Leonardo prosatore.djvu{{padleft:332|3|0]]

Della bugia.

Tutte le cose che nel verno fien nascoste sotto la neve, rimarranno scoperte e palesi nell’estate — detta per la bugia che non può stare occulta.


Lo infinito.

Qual è quella cosa che non si dà, e s’ella si dessi non sarebbe?

Egli è lo infinito, il quale se si potessi dare, e’ sarebbe terminato e finito, perchè ciò che si po dare ha termine colla cosa che la circuisce ne’ sua stremi, e ciò che non si po dare è quella cosa che non ha termini.

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.