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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Leonardo prosatore.djvu{{padleft:337|3|0]] sempre la nova state, sempre e novi mesi, e novi anni, parendogli che le desiderate cose, venendo, sieno troppo tarde, e non s’avvede che desidera la sua disfazione; ma questo desiderio è la quintessenza, spirito delli elementi, che trovandosi rinchiusa per anima dello umano corpo, desidera sempre ritornare al suo mandatario. E vo che sappi che questo desiderio è quella quinta essenza compàgnia della natura, e l’omo è modello dello mondo.


Perchè vede più certa cosa l’occhio ne’ sogni che colla immaginazione stando desto?


La idea, over imaginativa, è e timone e briglia de’ sensi, in però che la cosa immaginata move il senso.


E in questo caso io so che ne acquisterò pochi nemici, con ciò sia che nessun crederà ch’io possa dire di lui, perchè pochi son quelli a chi i sua vizi dispiaccino, anzi sol quelli omini li dispiacciano che son di natura contraria a tali vizi, e molti odiano li padri e guastan le amicizie, reprensori de’ sua vizi, e non vale esempli contrari a esse ne nessuno uman consiglio.


L’acqua che tocchi de’ fiumi è l’ultima di quella che andò, e la prima di quella che viene: così il tempo presente.


La vita bene spesa lunga è.


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