< Pagina:Lettere (Andreini).djvu
Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta.

LETTERE

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Lettere (Andreini).djvu{{padleft:335|3|0]]unito il mio, e mi conceda, ch’i’ habbia per consorte nel Cielo l’anima di colei, che sopra tutte le cose mortali amai qui in Terra; nè vi paia strano il pregar per la morte di un vostro carissimo amico, poiche la preghiera non sarà crudele: ma pietosa, desiderando io sommamente, che questo mio cuore per morte afflitto, sia per morte consolato.



IL FINE.



    [[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Lettere (Andreini).djvu{{padleft:335|3|0]]

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.