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206 lettere d'una viaggiatrice

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Lettere d'una viaggiatrice - Serao, 1908.djvu{{padleft:213|3|0]]anche a pranzo, anche a casa, anche a letto! Certi giorni e certe ore, chissà perchè, forse per la superstizione dei giuocatori, forse perchè vanno a prendere aria, o a far cambiare dicono, la guigne, forse perchè vanno a pranzo, l’andirivieni del denaro è più lento, il tintinnio, sempre seguitando, è più fioco: ma, il breve intervallo termina, il volare delle monete bianche e delle monete gialle, si fa più fitto, più folto, il rastrello fa delle raccolte più larghe, più ricche, talmente ricche, talvolta, che dentro i suoi denti sembra un fiumicello d’oro e d’argento che se ne va, verso la banca, sembra un altro fiumicello d’oro e d’argento, che, spinto dal rastrello va verso coloro che hanno vinto e il tintinnio si fa più alto, più vivido, più puramente cristallino, come la voce istessa del danaro col danaro, del danaro contiro il danaro; e sotto il bagliore delle grandi lampade, quasi, quasi, il fondo del tappeto verde sparisce, e sparisce il nitido giallore dei numeri, e il pezzetto di tappeto rosso che indica la rouge, e non vi è che questo luccicare mite degli scudi, che balzano graziosamente, questo

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