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Montecarlo, marzo....


Il settanta per cento delle persone che riempiono il palazzo del giuoco, è fatto di donne. Sul piazzale fiorito, innanzi al Casino, e nel peristilio, tutto marmi grigi e rossi, al guardaroba, e nella sala di toilette per le signore, che è un salotto squisito, profumato all'iride bianca, nel vasto hall, cioè, quella sala dei passi perduti dove si digerisce la perdita o la vincita, e alla buvette, dove le fauci inaridite dalla febbre del giuoco si dissetano, nei due nuovi grandi caffè, nei saloni del giuoco, intorno alle tavole, sui divani, innanzi all'ufficio del cambio, in ogni cantuccio, le donne vanno, vengono, stanno, per lunghe ore, per giornate intere, in

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