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viaggio a cosmopoli 231

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Strano paese, certo, questo Cannes, dove tutta la folla di Sovrani più piccoli e più grandi, di principi più noti e meno noti, si raccoglie per quello spirito di corpo, per quella solidarietà regale che ha l’aria di volersi smentire, quando ognuno di loro parte dal proprio paese, e che si afferma sempre più, in questo bellissimo, aristocratico e malinconico paese di Cannes! Tutti questi membri del Gotha hanno l’aria, venendo sul littorale, di rinunziare alla grandezza, al fasto, alla pompa, hanno l’apetto di voler diventare pacifici villeggianti, malati o non malati, di un posto incantevole: ma, viceversa, essi non vanno a Montecarlo che per qualche rara visita alla sala del giuoco, dove, ogni tanto, per cinque minuti, luccica l’immagine di una corona, simile a quella impressa sulle monete di oro e sparisce: viceversa, essi non vanno a Nizza, per non mescolarsi alla folla degli svernanti di tutte le nazioni, e appena appena se vi appariscono, in qualche

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