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viaggio a cosmopoli | 241 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Lettere d'una viaggiatrice - Serao, 1908.djvu{{padleft:248|3|0]]linconia irrimediabile abbia appannato e smorzato questa singolare esistenza di donna e di sovrana.
Ah, ella è dolce, in ogni sua parola, in ogni suo atto, come fu dolce un tempo, quando attraversava, nelle vesti bianche e lievi i saloni delle Tuileries e i bei capelli inanellati le cingevano la testa: ma non ha ella toccato il culmine di ogni tristezza, avendo tutto perduto e Dio avendole voluto conservare la vita??...
Grande ombra, in vero, questa sovrana che porta in sè, malgrado la sventura, malgrado la vedovanza, l’impronta incancellabile della maestà; grande ombra, che passa nel mondo tutta chiusa nelle memorie, tutta assorta nel ricordo di ciò che fu ogni sua delizia grande; ombra, che il dolore massimo ha purificato nelle più belle altitudini morali. In un salone di villa Cyrnos, vi è un grande ritratto del Principe Imperiale, del bel giovanotto florido, vivace, con l’aria di bontà e di tenerezza giovanile, che albergava sulla bianca fronte: e gli occhi della madre vi si posano, velati sempre da un pensiero, da un ricordo, poichè ella fu