< Pagina:Lettere d'una viaggiatrice - Serao, 1908.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.
290 lettere d’una viaggiatrice

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Lettere d'una viaggiatrice - Serao, 1908.djvu{{padleft:297|3|0]]cosa di così originale, che nulla vi può rassomigliare: un crogiuolo ardente, dove entra il denaro, e vi sparisce, e si trasforma in quella cosa che domina, sola, grande, alta, invincibile, la società muliebre francese, cioè la toilette.

Abbastanza tranquilla e silenzicsa, sino all’una pomeridiana, solamente attraversata da vetture che vanno altrove, la rue de la Paix non si anima che dalle due in poi: da quell’ora, sino alle sei, alle sette pomeridiane vi si circola con difficoltà grande. Lungo i due marciapiedi si collocano due file, a manca e a dritta, di carrozze ferme: le signore le hanno lasciate lì, sono lassù, dal sarto, dalla sarta, dalla modista, dalla lingére a scegliere, a provare. Man mano, le signore arrivano da tutte le parti, si fermano innanzi a tutte le vetrine, in gruppi silenziosi, sorridenti o pensose, entrano in tutte le botteghe con un passo rapido e deciso, o con un andar molle di persona indecisa, si ficcano in tutti i portoni, rapidamente,

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.