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320 | lettere d’una viaggiatrice |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Lettere d'una viaggiatrice - Serao, 1908.djvu{{padleft:327|3|0]]ha il bel servizio di argenteria e mille piccoli oggetti di argento, affini; e le biancherie e i cristalli e tutto ciò che completa una mensa imbandita; e sa trovare i fiori freschi da rallegrare la mensa, e disporli e offrirli in mazzolini, alla fine del pranzo, alle signore invitate. Con quanta cura minuziosa,’ con quanta gentilezza, con quanta grazia, le signore francesi, anche quelle non ricche, sanno prodigare questa forma di ospitalità... Ogni casa ha una buona cuoca, a cui la padrona non si vergogna di insegnare nuovi piatti; ogni signora conosce i buoni indirizzi per tutte le squisitezze della colazione e del pranzo e, spesso, è lei stessa che esce nella giornata, a procurarsele; ogni signora sa quale è il più bel pane, il più buon venditore di antipasti, il più buon confiseur e il più buon glacier, e viene e va e scrive e telefona, senza agitarsi, naturalmente, e prepara i suoi menus, che ogni convitato porta via, per ricordo, e infine, infine, ella presiede la tavola, con una disinvoltura completa, sicura che tutto andrà bene. Ah... naturalmente all’Ambasciata d’Italia voi vedrete il famoso surtont de table dell’Impero