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380 | lettere d’una viaggiatrice |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Lettere d'una viaggiatrice - Serao, 1908.djvu{{padleft:387|3|0]]rispondenza, o a dormire. Alcuni più accaniti a camminare escono di nuovo, nel pomeriggio e sono alle sei, in casa, pel pranzo: dopo, qualche chiacchiera, una sigaretta fumata e per chi ha dormito, nel pomeriggio, una passeggiatina intorno al villaggio, nelle prime ombre della notte.’ A casa... aspettano i buoni libri, fedeli amici, preziosi amici, nella montagna; aspettano per gli uomini i due sani liquori, il {{w:Genepì|Genepy}} e l’Iva, e, sovra tutto, aspettano le gambe stanche, i buoni letti fragranti degli odori alpini. Una nuova occhiata ai pochi giornali scambiati fra i villeggianti, ancora una lettura di qualche lettera, giunta di lontano; poi, lentamente, intorno, ogni rumore tace, tutti dormono. La montagna non dà nevrotiche insonnie, non dà esaltazioni tormentose, essa dà ai suoi innamorati il gran sonno pacifico della stanchezza sana...