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all’antica maniera 463

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Lettere d'una viaggiatrice - Serao, 1908.djvu{{padleft:470|3|0]]zoni col coupé, innanzi, come all’antica maniera, con un largo cassone, dietro, per i bagagli, i carrozzoni carichi di plaids, di mantelli impermeabili, di bastoni ferrati, di panieri, per provvisioni: erano altri viaggiatori che partivano per il Piccolo san Bernarbo, per discendere, sempre in carrozza, poiché è tutta via carrozzabile, in Francia, per visitare l’Alta Savoia e il Delfinato, e i saluti lieti ricominciavano, e i partenti ripetevano il loro itinerario, minuto, preciso, a chi restava, e una mestizia colpiva coloro che erano ancora lì, che non poteano seguirli immediatamente, o non poteano seguirli, per quella via. Altri viaggiatori sceglievano i passi alpini, ove la via è per metà in carrozza, per metà a cavallo: l’austera via del colle della Seigne: la romantica via del colle Ferret: la storica via del Gran san Bernardo, che ha visto passare Napoleone I. E i loro itinerarii pensati, maturati, discussi, talvolta tracciati sopra una carta, formavano l’occupazione degli ultimi giorni di villeggiatura: «la famiglia Tale va via domani». «Per ferrovia?». «Ma no, va in carrozza, a Saint Remy....». «La famiglia Tal Altra

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