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Aosta, settembre.....


È una fredda e pallida giornata di settembre, l’ultima che io passo, in montagna. Ancora ho la fronte gelida dagli ultimi soffii dell’aria montana: ancora io stringo, al petto, un fascio di fiori alpestri. Siamo giunti molto presto, purtroppo, in questa città che già, quasi, appartiene alla pianura. E mentre gli altri entrano nel caffè, per aspettare l’ora del treno, io volgo le spalle e guardo, in alto, lontano, lontano, verso le alte valli ove vissi, con profonda ed intima pace dello spirito, donde discendo, in preda a una segreta nostalgia. Io guardo e sogno.

Fra un mese, dunque, l’inverno dominerà in queste valli alpine. Quando, da noi, il cielo

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