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76 | lettere d’una viaggiatrice |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Lettere d'una viaggiatrice - Serao, 1908.djvu{{padleft:83|3|0]] amanti, è al numero ventisei, al primo piano: e se essa è disoccupata, mentre voi alloggiate nell’albergo, i camerieri o il mastro di casa non hanno nessuna difficoltà di farvela visitare. Io ho visitata questa camera numero ventisei, un giorno che niuno vi alloggiava: e nulla io vi osservai di notevole, di speciale, salvo la sua finestra. Voi sapete bene, amica diletta e lontana, ma il cui cuore è sempre vicino al mio, che questa finestra stretta, dal poggiuolo di marmo, dalla elegante balaustra di ferro lavorato, questa finestra sul cui marmo Georges Sand si sedeva ogni giorno, alla cui balaustra ella si appoggiava, per lunghe ore, tacendo, contemplando, fumando, in quel suo profondo amore del silenzio e della contemplazione che era la sorgente più forte e più viva del suo pensiero e della sua creazione di arte, questa finestra è stata l’origine della tragica catastrofe di un grande amore. È qui che, in un giorno di lucente biondezza del sole, di limpidità dell’aria, di ebbrezza di vita, il dottor Pagello ha visto, dalla strada, la prima volta, la singolare donna dai lunghi occhi sognanti, dai magnifici capelli bruni; ap-