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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Lettere d'una viaggiatrice - Serao, 1908.djvu{{padleft:84|3|0]] parizione bizzarra a cui egli dette lo sguardo di entusiasta ammirazione d’ogni buon italiano, innanzi a una incognita, una straniera dalla fisonomia espressiva! E, più tardi, è a questa finestra che, il medico veneziano, chiamato per un singolar caso a curare Alfred de Musset infermo, si è tante volte appartato per parlare, in segreto, con Georges Sand, perchè il malato non udisse e, lentamente, i loro discorsi divennero di amore: da questa finestra, nell’autunno che si avanzava, Georges Sand ha spiato, tante volte, l’arrivo del suo Pagello, dell’uomo semplice e simpatico, che il suo cuore e i suoi sensi avevan preferito al sensibile, delicato e possente giovine poeta con cui ella era venuta a Venezia. Una finestra! È un raggio di luce, in una stanza: ed è anche un raggio di luce nella intimità di tre anime. Se voi verrete mai, qui, diletta, visitate piamente questa camera: qui vissero l’arte e la poesia: qui visse l’amore: e, così, qui visse il dolore.