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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Lettere d'una viaggiatrice - Serao, 1908.djvu{{padleft:86|3|0]] pieno di traditori e di traditrici e ben pochi osano di confessare, con lealtà, che, nella loro vita non solo tradirono i loro piccoli amori, le loro passioncelle, i loro brevi capricci, ma persino, il loro grande amore, l’esclusivo, l’unico amore. Nessun uomo, nessuna donna furono fedeli, mai, completamente, perfettamente anche quando la più folle passione li tenesse, E non è colpa degli uomini, non è colpa delle donne: è colpa dei loro sensi troppo raffinati e continuamente curiosi di sensazioni nuove: è colpa della loro immaginazione, ardente, insaziabile, che cerca le forme più impensate ed impreviste: è colpa dei loro sensi, inquieti, mal contenti, limitati e che non vogliono credere o cedere alla loro natural limitazione: è colpa dei loro gusti estetici, troppo sviluppati, per cui la bellezza, la grazia, li attirano troppo, con un fascino che non si vince, è colpa di quel fondo, ahimè, di contraddizione, anzi, di perversione che è sepolto in tutte le anime più costanti, in tutti i cuori più fedeli, per cui l’uomo, la donna si dilettano malignamente di far cosa contro la fede e contro sè stessi: è colpa di tutte le cose