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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Lettere d'una viaggiatrice - Serao, 1908.djvu{{padleft:92|3|0]] che ama: l’altruista, la creatura di bontà e di affetto, quello che si preoccupa più dell’altro che di sè stesso, quello che preferisce soffrire a veder soffrire, quello che non vuole liberarsi, poichè l’altro rifiuta la libertà, quello che preferisce perdersi pur di salvare, l’altruista, infine l’anima bella e tenera e nobile, mentisce. In amore, tutto cambia di aspetto: la verità è, spesso, quasi sempre, una cosa infame: la menzogna è un atto di nobiltà e di misericordia. Mentireste, voi, per guadagnare un’ora di felicità, a un vostro figlio? Un figlio vale un amante e l’amore materno è una forma dell’amore. Mentireste, voi, per togliere a un amico una tristezza? Un amico vale un amante; e la tristezza è una forma del dolore. Mentireste, voi, per togliere l’amato capo a un pericolo? Un amante vale un amante e nell’amore, il pericolo è di non amar più. La verità è un insulto, è uno schiaffo, è uno sputo in faccia, in amore; la menzogna è un sorriso, è una parola dolce, è una carezza. Fate il vostro dovere, amando, amando bene, dicendo tutto ciò che è consolante, che è soave, che è rassicurante: agendo,