Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
funzioni, limiti | 103 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Lezioni di analisi matematica.pdf{{padleft:119|3|0]]pendolo retrocede fino a che il valore , ripassando per lo zero, giunge al valore , per poi retrocedere di nuovo giungendo al valore , e così via.
E resta evidente che, se si prende il numero delle oscillazioni compiute dal pendolo abbastanza grande, si rendono piccoli a piacere i valori che può poi assumere : ciò che esprimeremo scrivendo .
Infatti, se è un numero positivo piccolo a piacere, sia cos' grande che . Per sarà .
E quindi per l'angolo è a fortiori minore di .
Tra i due precedenti esempi passa una certa differenza di comportamento. Mentre nel 1° la varia al crescere della sempre in un verso, e, senza mai essere nulla, finisce col diventare e restare piccola a piacere, la quantità del secondo esempio tende pure a zero. Ma essa non varia sempre in un verso: il suo valore assoluto prima diminuisce fino ad annullarsi, poi aumenta di nuovo, torna a diminuire, e così via. I massimi valori che raggiunge in ogni oscillazione vanno diventando però sempre più piccoli; cosicchè anche la del secondo esempio, come la del primo, finisce da un certo momento in poi con l'essere diventata e restare piccola a piacere in valore assoluto.
Se un punto si muove di moto uniforme su una retta , partendo da , e muovendosi p. es. verso destra, la distanza cresce sempre, anzi ad un certo istante in poi diventa e resta maggiore di una qualsiasi lunghezza assegnata. Se, p. es., misuriamo il tempo (in minuti, o in secondi, o ecc.) a partire dall'istante iniziale dal movimento, e se è la velocità (supposta costante) del movimento, dopo unità di tempo, si ha . Ciò che noi esprimeremo scrivendo (quando cresce indefinitamente), o anche senza altro .
Sia ora un punto che oscilli rapidamente intorno al precedente punto mobile , e supponiamo che l'ampiezza di tali oscillazioni sia costantemente di 1 cm. La distanza