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298 | capitolo xiv — § 89-90 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Lezioni di analisi matematica.pdf{{padleft:314|3|0]]Nello
abbiamo supposto e dipendenti da ; indicheremo questo fatto sostituendo e (supposte funzioni di ) ai limiti di integrazione. Otterremo lo
che indicheremo con . Il nostro integrale allora che è funzione delle , tutte funzioni di , sarà funzione composta di . Avremo dunque (§ 84, )
Se però le fossero funzioni anche della , questa formola si scriverebbe più correttamente nel modo seguente:
Ora per trovare si devono considerare come costanti, ossia come indipendenti dalla . Questa derivata si calcola dunque col metodo svolto più sopra. Si ha cioè
.
Così sappiamo che, essendo il limite inferiore dell'integrale, è ; e che, essendo il limite superiore, . Essendo poi dalle precedenti formole dedurremo infime, posto di nuovo ,
Anche qui è ammesso, p. es., che le sieno finite e conitnue.
Questa formola si riduce a quella trovata più supra, se , ossia se le sono indipendenti dalla ; ciò che era prevedibile a priori.
§ 90. — Differenziali esatti in due variabili.
) Il problema fondamentale del calcolo integrale per le funzioni di una sola variabile consiste nel determinare una funzione, di cui è data la derivata o, ciò che è lo stesso, il differenziale .
Il problema analogo per le funzioni di due variabili consiste nel determinare una funzione di due variabili , di cui sono date le due derivate parziali del primo ordine, ossia di trovare una funzione soddiscafence alle:
, , (1)