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equazioni differenziali | 387 |
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E perciò, se dimostriamo che il loro Wronskiano, cioè il determinante formato con queste soluzioni e le loro derivate sino a quelle di ordine , è diverso sa zero, potremo affermare, giusta la teoria sviluppata di sopra, che lìintegrale generale della (1) è:
( cost.).
Ora il determinante di cui si parla è effettivamente diverso da zero, perchè esso è:
che (raccogliendo a fattor comune le che compaiono nelle singole colonne) si dimostra uguale a:
di cui il primo fattore è un esponenziale, e il secondo fattore, che è il così detto determinante di Vandermonde o di Cauchy, è uguale (§ 23, pag. 76) al prodotto delle differenze delle combinare a due a due fra loro in tutti i modi possibili; quindi esso non può essere zero, a meno che due delle non siano fra loro uguali, ciò che noi abbiamo escluso supponendo le radici della 82) tutte distinte.
Esercizio.
Sia per esempio l'equazione:
.
Le radici dell'equazione caratteristica
sono i numeri .