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398 | capitolo xix — § 119 |
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Nel primo membro di (2), che è un polinomio omogeneo nelle , potrò a queste derivate sostituire le <, che per le (3) sono ad esse proporzionali.
Ne deduciamo che i punti della tangente in ad una qualsiasi delle nostre curve soddisfano alla:
(4)
La (4) non è un'identità, perchè già abbiamo escluso che : e, poichè è di primo grado nelle , essa è l'equazione di un piano: il cosidetto piano tangente alla nel punto . Quindi:
Se è l'equazione di una superficie , e se in un intorno di un punto di le sono finite e continue, mentre in queste derivate non sono tutte nulle, si possono tirare su infinite curve (dotate di tangente) uscenti da . Le tangenti in a tutte queste curve giacciono in uno stesso piano (4): il piano tangente alla .
Se l'equazione della superficie è data sotto la forma:
,
ossia, se , l'equazione del piano tangente diventa:
.
Adottando la notazione di Monge:
, ,
essa si ridurrà a
,
che è l'equazione cercata.
Volendo trovare i coseni direttori della normale al piano, basterà ricordare che tali coefficienti sono proporzionali ai coefficienti di , cioè a .
Essi saranno , dove il fattore di proporzionalità si determina ricordando che deve essere
.