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determinanti, sistemi di equazione di primo grado | 65 |
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Un elemento di un determinante si dirà di posto pari o di posto dispari secondochè è pari o dispari la somma degli indici della riga e colonna cui appartiene l’elemento secondo le convenzioni del § 18 α, pagina 63.
E chiaramente: Di due elementi consecutivi di una stessa linea (riga o colonna) uno è di posto pari, l’altro è di posto dispari.
Sia dato un determinante di ordine e ne sia un elemento; sopprimiamo la riga e la colonna, cui appartiene : otteniamo un determinante (minore) di ordine , di cui per ipotesi conosciamo il valore. La quantità , se è di posto pari, o la quantità , se è di posto dispari, diconsi il complemento algebrico di .
Se un elemento di un determinante è indicato con una lettera minuscola seguita da uno o più indici, e se non vi è a temere alcuna ambiguità, molto spesso il suo complemento algebrico si indica con la corrispondente maiuscola seguita dagli stessi indici. Così, per esempio, se
(1) | , |
si scrive
,
, eccetera
Teorema I. Se noi cambiamo tutti gli elementi di una linea, i loro complementi algebrici non cambiano.
E ciò perchè per formare il complemento algebrico di un elemento di sopprimono proprio le due linee cui appartiene l’elemento stesso.
Osservazione. Sia data una successione di oggetti, per esempio .
Scegliamone due, uno di posto , l’altro di posto ; per esempio l’elemento di posto , e di posto . Sia il posto del primo elemento, quando si cancelli il secondo, e il posto del secondo quando si cancelli il primo. Nell’esempio precedente è il posto di nella successione
5 — G. Fubini, Analisi matematica. |
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