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determinanti, sistemi di equazione di primo grado | 83 |
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Il secondo membro di questa equazione vale . Nel primo membro il coefficiente della è , cioè la somma dei prodotti ottenuti moltiplicando gli elementi della prima colonna di (3) per i complementi algebrici degli elementi della quarta colonna, ed è quindi nullo. Altrettanto dicasi per e per . Dunque alla quarta equazione di [1] noi possiamo costruire la ; il sistema si muta in un sistema equivalente.
Se invece , allora è ancora vero che l’uguaglianza è conseguenza delle equazioni date (4). Ma non è in tale caso sempre vero che, sostituendo alla quarta delle (2) la , il sistema sia mutato in un sistema equivalente. Dunque:
Se son date equazioni lineari in n incognite, è conseguenza di tali equazioni l’uguaglianza che si ottiene ponendo uguale a zero il determinante D formato coi coefficienti e coi termini noti (cosicchè, se , il dato sistema è assurdo, o, come si suol dire, è incompatibile, cioè non ammette alcun sistema di soluzioni). Ed anzi se il determinante formato coi coefficienti delle prime incognite nelle prime equazioni è diverso da zero, il dato sistema di equazioni si muta in un sistema equivalente, quando si lascino invariate le prime equazioni, e si sostituisca all’ultima la .
§ 25. — Regola di Leibniz-Cramer.
Siano date equazioni in incognite: per esempio le seguenti, ove per semplicità è posto .
(1) |
che possiamo scrivere, per esempio, nella forma:
Se noi per un momento consideriamo come noto, questo è un sistema di tre equazioni nelle due incognite , .
Per il risultato del § 24 ne verrà:
.