< Pagina:Lezioni e racconti per i bambini.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.

— 25 —

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Lezioni e racconti per i bambini.djvu{{padleft:28|3|0]]— Aspetta: cominciando da oggi, voglio che il passerotto si avvezzi a volar sulla spalla di Manfredo: così gli si affezionerà, e quando glie lo regalerò, lo gradirà di più.

— Dammi un bacio, figliuolina mia amorosa. Quest’attenzione gentile raddoppia il valore del tuo regalo. Vedi, cara: è il cuore quello che rende prezioso il dono più umile. Ti assicuro che non potresti fare un regalo più bello a Manfredo ed a me.

— Anch’io sono contenta, disse la bambina.

— E lo sarai ancor più il giorno della festa, riprese la signora Maria: ho intenzione di dare una merendina a Manfredo e d’invitare tutti i suoi amici. Tu, s’intende, ne farai gli onori, e ti comporterai da quella donnina giudiziosa e assennata che sei sempre stata. L’hai caro?

L’Ida dette un bacio alla mamma e corse in camera sua a dare un seme al passerotto. Curiosa! Non le era mai parso tanto bellino!

I sassi.


Si baloccavano tutti e due: Carlo raccattava i sassolini e Dario li distribuiva in piccoli quadrati, in archi, in tondi, in angoli. La mamma, seduta sulla panchina accanto, lavorava, e di quando in quando dava un’occhiata ai suoi figliuoletti.

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.