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  Denso, e di pini le cognate piante
  I rami intreccian, la confusa massa
  Irta di ramuscei fende le nubi:
  425Così, ma con più bello ordin tu vedi
  Quale pel lungo de l’aperto dorso
  Va di tre mila muscoli la selva.
  Riconosci il gentil candido baco
  Cara de’ ricchi Sericani: forse
  430Di tua mano talor tu lo pascesti
  De le di Tisbe, e d’infelici amori
  Memori foglie: oggi ti mostra quanti
  Nervi affatichi allor che a te sottili
  E del seno, e del crin prepara i veli.
  435Ve’ la cornuta chiocciola ritorta,
  Cui di gemine nozze Amor fa dono:
  Mira sotto qual parte, ove si senta
  Troncar dal ferro inaspettato il capo,
  Ritiri i nodi de la cara vita:
  440Perchè qualor l’inargentate corna
  Ripigli in ciel la luna, anch’ella possa
  Uscir col nuovo capo a la campagna.
  Altri a destra minuti, altri a sinistra
  Ch’ebbero vita un di, sospesi il ventre
  445Mostrano aperto: e tanti, e di struttura

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