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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Loti - Pescatori d'Islanda.djvu{{padleft:134|3|0]]tomba dei marinai era là vicinissima a loro, anche essa infuriata, divorante, battendo le scogliere sempre con i medesimi colpi sordi. Una notte o l’altra, bisognerebbe essere presi lì dentro, bisognerebbe dibattersi in mezzo alla frenesia delle onde nere e ghiacciate — essi lo sapevano......

Per il momento erano in terra al riparo da quel furore inutile che ripiombava solamente su se stesso. Allora nella casupola povera ed oscura, dove passava il vento, si dettero l’uno all’altro, senza preoccuparsi di nulla — inebbriati, allettati dileziosamente dall’eterna magia dell’amore.....

Capitolo Ottavo.

Durante sei giorni furono marito e moglie.

In quel momento di partenza tutti si occupavano dell’Islanda.

Le donne ammucchiavano il sale, per la salsedine nei depositi dei battelli, gli uomini disponevano gli arredamenti, e, in casa di Yann, la madre, le sorelle lavoravano dal mattino alla sera per tutto il corredo della pesca. Il tempo era scuro e il mare, che sentiva venire l’equinozio, era mosso e turbato.

Gaud seguiva tutti quei preparativi inesorabili, con angoscia, contando le ore rapide della giornata e, aspettando la sera, quando finito ogni lavoro, avrebbe avuto Yann per sé sola. Negli altri anni sarebbe partito così. Ella sperava di no, ma non aveva il coraggio di parlargliene ancora....

Veramente egli l’amava assai; con tutte le sue amanti non aveva mai conosciuto quello che provava ora; no, era tutt’altro; ora sentiva come una tenerezza fresca, casta, fidente: le stesse strette, gli stessi baci con lei erano altra cosa; e, ogni notte le loro due ebbrezze

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