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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Loti - Pescatori d'Islanda.djvu{{padleft:135|3|0]]d'amore ingigantivano senza mai assopirsi quando li sorprendeva il mattino.
Ciò che la incantava, sorprendeva addirittura, era di trovare così dolce, così tenero, così fanciullo, quello stesso Yann che ella aveva visto sdegnoso con tutte le altre ragazze. Invece con lei era sempre buono ed ella si sentiva impazzire di amore per il suo sorriso.
Presso le anime semplici è sempre quel sentimento innato di rispetto, per la maestà della sposa; un abisso la separa dall’amante che è come una cosa, uno strumento di piacere e di cui si rimpiangono, anche col pensiero, i baci che le si sono dati nella notte. Gaud era la moglie e, nel giorno, egli non ricordava più le loro carezze, tanto essi erano una stessa carne per tutta la vita.
Ella, poveretta, era un poco inquieta della sua felicità, le sembrava qualche cosa di troppo insperato, troppo fugace come nei sogni....
Sarebbe sempre così forte, così grande l’amore di Yann?
Molte volte pensava alle sue amanti, alle sue avventure, ai suoi trasporti, ed aveva paura. Le conserverebbe egli sempre quella tenerezza infinita, quel rispetto cosi dolce?....
Veramente sei giorni di matrimonio, per un amore come il loro, erano niente; un acconto febbrile preso sul tempo e sull’esistenza — che doveva essere ancora molto lunga per essi! Appena avevano potuto vedersi, parlarsi, comprendersi, che si appartenevano. E tutti i loro progetti di vita comune e di gioia tranquilla, avevano dovuto rimandarli, per forza, al ritorno....
Oh! gli altri anni a qualunque costo non l’avrebbe fatto partire, ma come fare? E come farebbero per vivere così poveri l’uno e l’altra?... E poi egli amava tanto quel mestiere di pescatore!....
Tenterebbe, malgrado tutto, tenterebbe di trattenerlo
con tutta la sua volontà, la sua intelligenza, il suo cuo-