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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Loti - Pescatori d'Islanda.djvu{{padleft:142|3|0]]pena aveva il tempo di pensare, di riconcentrarsi nella realtà delle cose; scivolando su un declivio, irresistibilmente rapido, era arrivata a quella fine inesorabile, e che ora bisognava subire — come facevano le altre......
Ella non aveva mai assistito da vicino a quella scena, a quegli addii. Tutto ciò era nuovo e sconosciuto per lei. Non aveva nulla di comune con le altre donne, si sentiva quindi isolata; il suo passato di signorina che, malgrado tutto, sussisteva sempre, la metteva in disparte.
Il tempo era rimasto bello per quel giorno di separazione; al largo solamente una grande marea pesante, che arrivava dall’ovest, annunciava il vento e, da lontano si vedeva il mare, che aspettava tutta quella gente.
..... Intorno a Gaud erano delle altre, come lei molto belle e addolorate, con gli occhi pieni di lagrime; ve ne erano però anche di distratte ed allegre che non avevano cuore e che, pel momento, non amavano nessuno.
Delle vecchie, che si sentivano minacciate dalla morte, piangevano lasciando i loro figli; degli amanti si abbracciavano lungamente e si baciavano sulle labbra, e si sentivano già dei marinai mezzo ubbriachi, cantare per rallegrarsi mentre che altri salivano a bordo con un’aria triste, andandosene come verso un calvario.
E accadevano delle scene selvaggie; dei disgraziati che avevano firmato il loro impegno così alla leggiera in un’osteria e che ora non volevano più partire; erano imbarcati a forza, spinti dalle loro mogli e dalle guardie.
E degli altri, di cui si temeva la resistenza per la grande forza, erano stati ubbriacati per precauzione e li portavano in fondo ai battelli giù, come se fossero morti.
Gaud si spaventava a vederli passare; con quali compagni
andava dunque a vivere il suo Yann? e poi che