< Pagina:Loti - Pescatori d'Islanda.djvu
Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta.

— 66 —

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Loti - Pescatori d'Islanda.djvu{{padleft:66|3|0]]Ella l’amava abbastanza per potergli dire: «Voi mi avete cercata quando non vi domandava niente; ora, se mi volete, sono vostra con tutta l’anima mia; vedete io non disdegno di diventare la moglie di un pescatore; e pertanto fra i giovanotti di Paimpol non avrei che a scegliere se ne desiderassi; ma io vi amo, perchè, malgrado tutto, vi credo migliore degli altri uomini; sono ricca, so che sono bella; e, quantunque abbia abitato in città, vi giuro che sono una ragazza saggia non avendo mai fatto niente di male.

Se vi amo tanto, perchè non mi sposate?.... Ma tutto ciò sarebbe stato detto soltanto in sogno; era troppo tardi, Yann non l’avrebbe più ascoltata. Tentare di parlargli una seconda volta?...

Come l’avrebbe egli giudicata?...

Meglio dunque morire!

Sola, nella sua bella camera, dove, entrava il sole biancastro di febbraio, le sembrava di veder crollare il mondo col grigio presente e il tetro avvenire; nel cuore un vuoto enorme, spaventevole.

Si augurava di essere liberata della vita, di coricarsi tranquillamente sotto una pietra, per non più soffrire....

E gli perdonava però la sua durezza e nessun odio offuscava l'amore disperato per lui...

Capitolo Dodicesimo.

· · · · · · · · · · · · · · · · · · · ·

Il mare, il mare grigio!

In quell’immensità per la quale passano, ogni estate, i pescatori d’Islanda, Yann filava dolcemente da una giornata.

Il giorno prima, quando eran partiti, al motivo dei

vecchi cantici, soffiava una brezza del sud, ed i basti-

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.