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7O di Tito Lucrezio Lib. II.

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  Quando, e dove comanda il nostro arbitrio.
  Poichè senza alcun dubbio a queste cose
  Dà sol principio il voler proprio, e quindi
  370Van poi scorrendo per le membra i moti.
  Non vedi ancor, che i barbari cavalli,
  Allorchè disserrata in un sol punto
  È la prigion, non così tosto il corso
  Prendon, come la mente avida brama?
  375Poichè per tutto il corpo ogni materia
  Atta a far ciò dee sollevarsi, e spinta
  Scorrer per ogni membro, acciò con essa
  Della mente il desio possa seguire.
  Onde conoscer puoi, che il moto nasce
  380Dal core, e che ciò pria dal voler nostro
  Procede; e quindi poi per tutto il corpo,
  E per tutte le membra si diffonde.
  Nè ciò avvien, come quando a forza siamo
  Cacciati innanzi, poichè allora è noto,
  385Che rapita è dal corpo ogni materia
  Ad onta nostra, in fin che per le membra
  Un libero voler possa frenarla.
Già veder puoi come, quantunque molti
  Da violenza esterna a lor mal grado
  390Sian forzati sovente a gire innanzi,
  E sospinti, e rapiti a precipizio,
  Noi non pertanto un non so che nel petto
  Nostro portiam, che di pugnarle incontro

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