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92 | di Tito Lucrezio Lib. II. |
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Allorchè intorno ad un fanciullo armato
Menar gli alti fanciulli in cerchio un ballo
Co’ bronzi a tempo percotendo i bronzi,
Acciò dal proprio genitor sentito
910Divorato non fosse, e trafiggesse
Con piaga eterna della Madre il petto.
Quindi accompagnan la gran Madre armati,
O fosse per mostrar, ch’ella ne avverte
A difender co ’l senno, e con la spada
915La patria terra, ed a portar mai sempre
E decoro, e presidio a i Genitori.
Tutte le quali cose, ancorchè dette
Con ordin vago a meraviglia, e bello,
Son’ però false senza dubbio alcuno;
920Che d’uopo è pur, che in somma eterna pace
Vivan gli Dei per lor natura, e lungi
Sian dal governo delle cose umane,
Scevri d’ogni dolor, d’ogni periglio,
Ricchi sol di se stessi, e di lor fuori
925Di nulla bisognosi, e che nè merto
Nostro gli alletti; o colpa accenda ad ira.
Ma la terra di senso in ogni tempo
Manca senz’alcun dubbio;, e perchè tiene
Di molte cose entro il suo grembo i semi,
930Molti ancor ne produce in molti modi.
Qui se alcun vuol chiamar Nettuno il mare,
Cerere il grano, ed abusar più tosto