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di Tito Lucrezio Lib. II. 119

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  1635Appena i cibi necessarj al vitto:
  Talmente il suolo appoco appoco scema
  Di frutto, e sempre le fatiche accresce;
  E già l’afflitto agricoltor sospira
  D’aver più volte consumati indarno
  1640I suoi gsavi travagli; e quando insieme
  I secoli trascorsi all’età nostra
  Piglia a paragonar, loda sovente
  Le fortune del padre, e s’ange, e duole,
  Che gli uomini primieri agevolmente
  1645Fra gli angusti confini, allorchè molto
  La misura de’ campi era minore,
  Vissero la lor vita; e non sovviengli,
  Che appoco appoco s’infiacchisce il tutto,
  E stanco al fin per le soverchia etade
  1650Va di morte allo scoglio, e vi si spezza.

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