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DI TITO

LUCREZIO CARO

DELLA NATURA DELLE COSE.

LIBRO PRIMO.

ALma figlia di Giove, inclita Madre
  Del gran Germe d’Enea, Venere bella;
  Degli uomini piacere, e degli Dei:
  Tu, che sotto i volubili e lucenti
  5Segni del cielo, il mar profondo, e tutta
  D’animai d’ogni specie orni la terra,
  Che per se fora un vasto error solingo:
  Te Dea fuggono i venti: al primo arrivo
  Tuo svaniscon le nubi: a te germoglia
  10Erbe, e fiori odorosi il suolo industre:
  Tu rassereni i giorni foschi, e rendi
  Co’l dolce sguardo il mar ehiato e tranquillo
  E splender fai di maggior lume il cielo.
  Qualor depasto il freddo ispido manto
  15L’anno ringiovenisce, e la soave

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