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42 | di Tito Lucrezio Lib. I. |
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Poichè formati gli stessi il cielo, il mare
Gl’istessi ancor la terra, i fiumi, il Sole,
Gli uomini, gli animai, l’erbe, le piante,
Mentre mischiati in varie guise insieme
1100Si movon variamente; anzi tu stesso
Puoi sovente veder ne i nostri versi
Esser comuni a molte voci, e molte
Molti elementi; e non per tanto è d’uopo
Dir, ch’abbia ogni parola, ed ogni verso
1105Vario significato, e vario suono;
Che tanto di possanza han gli elementi,
Con la mutazion dell’ordin solo.
Ma credibil è ben, che i primi semi
Abbian più cause, onde crear si possa
1110Tutte le cose, di che il mondo è adorno
Ma tempo è di pesar, con giusta, lance
D’Anassagora ancor l’Omeomeria
Mentovata da’ Greci, e che non puossi
Da noi ridir nella paterna lingua
1115Con un solo vocabolo; ma pure
Facil sarà, ch’ella si spieghi in molti.
Pensa egli adunque, che ’l principio primo
Che da lui vien Chiamato Omeomeria,
Altro non fosse, che una confusione,
1120Una massa, un miscuglio d’ogni corpo
In guisa tal, che il generar le cose
Solamente consista in separarle